venerdì 21 dicembre 2012

Il teatrino è già ricominciato


La candidatura di Berlusconi è proprio il pretesto che serviva agli oligarchi dominanti e ai loro sicari politici della sinistra italiana (tutta) per accelerare la corsa di questo paese verso l'asservimento liberistico e americano totale. Molto difficile pensare che lui stesso non sia stato costretto a farlo in quanto pedina (come gli altri) di uno scenario del tutto simulato e manipolato. Tornerà più pesante che mai la cappa di mistificazione che si stava appena appena diradando sotto il governo Monti, ininterrottamente magnificato e legittimato dall'arco politico nonchè dall'intera informazione e cultura ufficiali.

Ora più che mai tutti i vip del culturame cinematografico-musical-cabarettistico, editoriale e giornalistico, che non hanno mai pronunciato una sola parola contro il colpo di stato tecnico da quando si è insediato (anzi lo hanno pure incorraggiato), grideranno più forte i loro moniti e appelli per salvare il paese; i movimenti viola, studenteschi e femenisti torneranno dal nulla coi loro flash-mob sorridenti ripresi costantemente da tutte le televisioni nazionali; la Cgil e la Fiom li raggiungeranno per comiziare tutti insieme a roma tra striscioni e fischietti (in onda anche quelli); triplicheranno i talk show e i reportage di finta inchiesta per creare l'allarme contro il ritorno del governo delle escort, dei processati, dei razzisti e dei bigotti; scoppierà qualche altro grosso scandalo giudiziario sul Pdl (seguito da uno in miniatura sul Pd, perchè non si dubiti che i giudici "indagano ovunque").

Il problema chiave dell'umanità, per un po' di tempo, tornerà a essere il cavaliere, coi suoi processi a Milano, le sue concubine e le sue barzellette (che sicuramente gli usciranno dalla bocca, come da copione prestabilito). I partiti del sinistrume torneranno come sempre a presentarsi coalizzati agli occhi della loro "base" (i 3 milioni delle primarie più al massimo un altro milione di sinistri radicali), affiancati da due nuove fazioni di nobili difensori della patria: la destra "seria e moderna" Udc-Fli con legioni di ex-lecchini del cavaliere (che hanno abbandonato il timoniere della nave fiutando il vento nuovo) e Grillo, il campione del "pro ma poi contro e poi di nuovo pro" (Monti, debito, euro, finanza, america). E infine come ciliegina sulla torta, qualcuno sosterrà pure che Monti è stato un burattino di Berlusconi - cosa che già sta circolando in sordina - per rincarare la dose della menzogna generale.
Senza contare che, come credo fermamente, anche nell'ambito di certi movimenti "anticapitalisti" e "antimperialisti" della domenica potremmo avere presto "inaspettate" e "spiacevoli" giravolte.

Andrea Russo 
Per Il Bene Comune
10 dicembre 2012

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